La campagna pubblicitaria non può funzionare sempre.
Spesso si pensa basti delegare materiale e informazioni al copy che con la bacchetta magica riesce a fare magie, quindi a riuscire nell’impresa, ovvero in qualche modo ad aumentare contatti e richieste di preventivo.
Non è così.
Gli elementi essenziali per la buona riuscita di una campagna pubblicitaria sono:
- la qualità della lista;
- il timing;
- l’offerta;
- il copywriting e il design.
Affrontiamoli tutti quanti.
La qualità della lista o del traffico
Solo questa occupa un buon 40%
Questa percentuale ti indica la possibilità di riuscire a intercettare un pubblico davvero interessato alla tua proposta.
Se per esempio imposti una campagna di email marketing a una lista che già conosci o che ha già comprato da te, andare a proporre un tuo nuovo prodotto o un servizio aggiuntivo, avrà sicuramente un impatto più funzionale, rispetto a una lista che non ti conosce o completamente fuori target.
Idem, attivare una campagna dove vai a colpire degli utenti ben segmentati, dove lavori su traffico ben profilato, avrai sicuramente maggiore successo, rispetto a una campagna che agisce su traffico molto più ampio e vago.
L’importanza del timing
Proposta giusta, al momento giusto
Oltre ad avere una buona lista e a lavorare su un traffico pulito sapere quando attivare una campagna è fondamentale.
In buona sostanza, l’offerta giusta ma al momento giusto.
Immagina di dover inviare la tua offerta per email di notte all’utente che la vedrà la mattina, insieme a tutte le altre. O non gli darà peso, o peggio ancora la cestinerà.
Mentre se aspettiamo il momento giusto, come potrebbe essere alle 10 del mattino, o alle 12 in pausa pranzo, oppure anche nel w-e, quando siamo tutti un po’ più rilassati, l’attenzione che riceviamo sarà maggiore rispetto ad altri giorni e orari.
C’è qualche scuola di pensiero che dice per esempio le email bisogna inviarle lontane dal w-e, quindi dal martedì al giovedì.
Non sono d’accordo, dal momento che mi capita spesso di vedere persone sempre e costantemente con la faccia sullo smartphone proprio nel w-e.
La scelta del momento migliore comunque è dipendente da tanti fattori e solo testando e visionando i report della campagna possiamo capire qual è il momento migliore.
Oltre al timing un’altra componente, molto importante è…
L’offerta
Io ti dò, se tu mi dai
A volte c’è un po’ la presunzione di pensare che siccome abbiamo un buon prodotto a disposizione e un’ottima comunicazione le vendite avvengano in automatico.
Quando questo non succede spesso è a causa della mancanza di una buona offerta.
Dobbiamo pensare a una piccola spintarella per far comprare o compiere un’azione all’utente.
Se per esempio dobbiamo vendere le iscrizioni a una palestra può bastare un piccolo sconto o due mesi gratuti; in altri casi può essere utile un bonus in regalo; spesso potrebbe servire aggiungere uno o due prodotti in più da addizionare al prodotto o servizio principale che stiamo vendendo e, quest’ultimo approccio, sembrerebbe faccia maggiore breccia rispetto a un semplice sconto.
Chissà quante volte hai visto la promo di alcuni detersivi dove ti omaggiano di un 20/30% di prodotto in più. Ecco, questo è un semplice esempio di buona offerta, più potente rispetto a un semplice sconto del 20/30%
La scrittura e il design usato nella promo
Dopo la lista è la componente più importante
Il copy e il design sono gli elementi essenziali per la buona riuscita della campagna, che dopo la lista occupa un buon 30% di importanza.
Conclusione
Prima di approcciarti alla delegazione o configurazione di una campagna pubblicitaria devi perciò chiederti: ho una buona lista alla quale inviare la mia offerta? Oppure, ho la possibilità di intercettare un pubblico ben profilato?
La seconda domanda è: qual è il momento migliore per inviare la mia campagna? È il momento giusto o devo attendere?
Terza domanda: oltre a vendere il servizio cosa posso offrire all’utente affinché non possa rifiutare o snobbare la mia proposta?
Quarta domanda: che tipo di comunicazione devo usare per convincere l’utente? Più diretta o indiretta? Più corta o più lunga?